Le Piante Aromatiche

Le piante aromatiche hanno ormai conquistato tutti. Di solito si reperiscono al supermercato, in piantine o addirittura triturate e già pronte all’uso per la preparazione di gustose pietanze. In certi posti d’Italia, assai fortunati, c’è chi è solito raccoglierli direttamente dal proprio orticello, per una esperienza totalmente green. Diffusissimi sono gli orti cittadini, oasi verdi immerse nel caos quotidiano dove recuperare un modus vivendi slow senza tralasciare gli antichi e genuini sapori a km0.

La passione per le erbe aromatiche

Se anche tu sei interessato a creare un orticello di piante proprio sul tuo balcone, sappi che bastano davvero pochi accorgimenti per coltivare le piante aromatiche e godere dei loro profumi, sapori e benefici, essendo in moltissimi casi anche piante officinali benefiche per l’organismo. I romani, gli egizi e i greci erano grandi conoscitori in tal senso: non dimenticare infatti che gli erbari botanici hanno una storia antichissima e contengono le indicazioni per la lavorazione e la preparazione di preziosi unguenti e tisane, ancora oggi in voga. Il De Materia Medica è stato il primo importante scritto di botanica farmacologica (opera di Dioscoride che operò all’epoca di Nerone) ed ancora oggi viene preso ad esempio nel campo della fitoterapia.
Generalmente una piantina aromatica necessità di sole, di vasi capienti per far si che le radici possano svilupparsi senza ostacoli e di innaffiature solo quando il terreno risulterà asciutto al tatto: in tal caso favorirai un corretto accumulo di quei preziosi oli essenziali presenti nelle foglie. Capirai bene che nelle giornate molto calde è necessario spostare la pianta aromatica all’ombra; ricordati invece di pacciamare la superficie del terreno con corteccia o paglia oppure di coprire con un telo la pianta durante gli inverni più freddi.

Ecco un elenco di nomi delle più diffuse piante officinali ed aromatiche.

Basilico, la pianta del re

Quante volte avrai usato il basilico per insaporire il tuo sughetto tutto mediterraneo oppure per preparare il famoso pesto ligure? Ebbene, sappi che il basilico era invece usato nell’antica Roma come collutorio, come unguento per allontanare gli insetti e dai soldati come cibo propiziatorio essendo cibo sacro a Marte.
Puoi coltivare quello che in botanica è noto come Ocimum Basilicum facilmente in casa, ma sappi che è una pianta erbacea annuale che non supera i rigori dell’inverno. Ciò non toglie che è comunque facile poter avere un basilico rigoglioso, seppure in un breve periodo dell’anno. È una pianta che predilige i climi temperati e non sopporta il freddo, ma nemmeno l’afa: garantiscile almeno 6-8 ore di luce al giorno e innaffiala solo quando il terreno è asciutto.

Rosmarino, la “pianta dell’incenso”

Il rosmarino è una pianta tipica dei paesi mediterranei: appartiene alla famiglia delle Lamiaceae e si presenta con un fusto legnoso dal quale partono sottili foglioline coriacee e fiorellini azzurri. Se in natura può raggiungere anche i 3 mt di altezza (ed è infatti utilizzato anche per creare profumatissime siepi), in vaso le sue dimensioni sono più contenute. Amando i luoghi caldi e luminosi, in inverno proteggila dal freddo trasferendola in un luogo più riparato.
Oltre a tenere lontane le zanzare, sappi che l’olio essenziale di rosmarino è un toccasana per la pelle e per i capelli: e pensare che le leggende la descrivono come una pianta legata al culto dei morti, se si pensa che i greci indigenti lo bruciavano al posto dell’incenso oppure lo coltivavano sulle tombe in memoria della leggenda di Leucotoe sepolta viva dal padre Laocoonte per aver giaciuto con il dio Apollo.

Prezzemolo

È l’erba onnipresente nella maggior parte dei piatti italiani: si tratta del Petroselinum Sativum, pianta dal fusto eretto e dalle foglioline seghettate, piatte o arricciate a seconda delle varietà. In natura è una specie perenne, mentre la versione domestica è biennale e puoi coltivarla facilmente: procurati un terriccio ben drenato misto a torba ed un vaso profondo in modo che la pianta possa svilupparsi senza problemi e successivamente posiziona la piantina in un luogo mite e in penombra.
Non lesinare nel consumare il prezzemolo in quanto ricchissimo di vitamina, proteine, sali minerali, fibre e carboidrati: ciò significa che ha proprietà digestive, depurative e diuretiche. La sua consumazione costante aiuta ad esempio a contrastare gli stati di stanchezza, a riequilibrare il sistema endocrino ed a lenire le irritazioni.

Salvia, la pianta della salute

Ti saranno note le proprietà curative di questo arbusto sempreverde, anch’esso tipico del bacino mediterraneo, dalle vellutate foglie grigio-verdi e dai fiorellini viola. Pensa che gli indiani d’America la utilizzavano per curare molte malattie e, durante la peste spagnola, gli sciacalli si spalmavano un unguento a base di salvia, lavanda e timo per depredare le vittime della pestilenza.
Se desideri coltivarla in balcone, posizionala in una zona soleggiata ma ricordati di proteggerla dai freddi invernali. Utilizza poi un terreno sabbioso e calcareo da mantenere umido ma senza causare ristagni d’acqua con eccessive innaffiature.

Origano


Le leggende raccontano di Amaraco, giovane che si tolse la vita per aver rotto un ampolla piena di unguento, indirizzata al Re di Cipro: gli Dei, commossi dal suo senso di colpa, lo trasformarono in origano.
L’Origanum Vulgare è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Ha steli bruni, verdi foglioline tondeggianti e fiorellini bianchi venati di viola o di rosa, dai quali si ricava ul prezioso olio essenziale. Coltivala in un terreno calcareo e ben drenato e posizionala al sole: per il suo utilizzo in cucina, raccogli le foglie ed essiccale al buio, per poi conservarlo in barattoli chiusi ermeticamente che ne preserveranno l’inconfondibile profumo.
L’olio essenziale di origano è ricco di terpinene, timolo e carvacrolo, elementi coadiuvanti nel liberare le vie respiratorie o per disinfettare piccole lesioni: massaggiando l’olio sulla pelle ti consentirà anche di contrastare la fastidiosa cellulite.
Un infuso di origano invece ha un notevole potere rilassante e calmante in caso di tosse ed arrossamenti alla gola o alla bocca.

La “pianta del coraggio”: il timo

Se desideri coltivare in vaso il timo, procurati un vaso di terracotta e coltiva questa piccola pianta aromatica in terreno misto, non troppo argilloso ne secco, da innaffiare al bisogno, senza dunque creare ristagni idrici. L’unica premura fondamentale che richiede la pianta è quella di essere posizionata in un luogo in penombra, senza troppe ore di luce.
Il timo ha ricoperto una certa importanza nella storia: ad esempio nel medioevo si poneva un rametto di timo sotto il cuscino per propiziare buoni sogni. Era bene augurante anche per i cavalieri che si apprestavano ad affrontare i tornei e per gli abitanti delle bellissime ed inospitali Highlands scozzesi.

Erba Cipollina

In botanica è nota come Allium Schoenoprasum ed è, per il suo forte odore, chiamato comunemente “aglio selvatico”. L’erba cipollina è una delle piante da fioriera, tra quelle aromatiche, più gradevoli esteticamente: ha foglie cilindriche che crescono a ciuffi e le sue infiorescenze ombrellifere vanno dal violetto al porpora al bianco. Puoi coltivarla in vaso sul tuo balcone in un terreno organico e leggero; è molto resistente anche al freddo e non richiede necessariamente il sole, ma le basta la mezzombra per crescere forte e bella.
L’erba cipollina è ricca di vitamina A-B-C, di fosforo e potassio: assumendone in decotto ne trarrà giovamento il tuo apparato digestivo e cardiaco, favorendo l’irrorazione del cuore.

L’aloe vera, la “pianta dell’immortalità”

Coltivando l’aloe vera sarai in possesso di una vera e propria fonte di benessere. Dalle foglie di questa pianta di origine mediterranea e del Nord-Africa, si estrae un gel ricchissimo di principi attivi. Il gel ha proprietà nutrienti, depurative, cicatrizzanti ed antinfiammatorie e, grazie agli steroidi, dona sollievo in caso di problemi osteoarticolari. Importanti sono i benefici a livello gastroenterico e nella rigenerazione cellulare grazie alla presenza di acemannano.
Procurati un terreno sabbioso e dunque drenante e posizionala al sole: è una pianta perenne, resiste bene anche alle temperature più basse, ma è sempre meglio che in caso di gelate tu copra la pianta e predisponga una pacciamatura del terreno. Non richiede molte innaffiature in quanto ne bastano solamente 2-3 in un mese, ma è consigliato concimarla con fertilizzante ricco di solfato di potassio nel mese di ottobre.